"C'era una volta un'anziana coppia che non aveva figli.
Durante un particolare inverno freddo e silenzioso, marito e moglie si sentivano tristi e soli. Così l'anziana signora decise di creare un bambino dando forma ad un impasto.
Prese la farina, lo zucchero e le uova dalla madia. Scelse alcuni ingredienti di stagione che aveva disponibili, come lo zenzero e spezie dall'anima piccante, e mescolò con cura e con amore tutti gli ingredienti. Stese la pasta e la plasmò in un biscotto gigante, dandogli una testa, due braccia e due gambe, in modo che sembrasse proprio un bambino. Lo decorò con cura, aggiungendo bacche invernali per creargli gli occhi e la bocca e farlo sorridere, sistemò i bottoni della camicia e gli altri dettagli, vestendolo a festa come avrebbe fatto con un bimbo vero. Depose la sua creazione nel forno caldo, per portarlo alla vita e trasformarlo in un bellissimo dolce: ecco nato l'omino di pan di zenzero!
Ma appena uscito dal forno, l'omino di pan di zenzero tutto sorridente saltò fuori dalla teglia e scappò via dalla finestra gridando: "Non puoi prendermi, non puoi prendermi, sono l'omino di pan di zenzero!"
La versione più frequente della storia narra che durante la sua fuga l'omino di pan di zenzero incontrò vari animali: prima un maiale, poi una mucca, poi un cavallo, e tutti tentarono di mangiarlo. Ma nessuno di loro fu abbastanza veloce da riuscire acchiapparlo!
Procedendo nella sua corsa, scappando dai suoi inseguitori, accadde così che l'omino si trovò sulla sponda di un fiume. "Oh no!" si disse "E ora come farò ad attraversarlo?". Attratto dalle sue parole, una volpe gli si avvicinò e gli offrì di trasportarlo al sicuro sulla sponda opposta. "Mi mangerai, non è vero?" chiese impaurito l'omino". Ma la volpe giurò e spergiurò di no e così le salì in groppa e si affidò a lei per attraversare il fiume. Una volta approdati sull'altra riva, però, fu un attimo: la volpe lanciò in aria l'omino con i suoi denti e...lo mangiò!!!!!Questa fu la fine dell'omino di pan di zenzero."
Il significato
Nella versione più frequente della storia in realtà non si parla del fatto che la coppia di anziani fosse senza figli, ma si dice che l'anziana signora avesse fatto l'omino di pan di zenzero perché voleva mangiarlo.
La storia ci presenta innanzitutto la metafora della creazione, tema certamente caro al periodo natalizio: la donna, motivata dal suo impulso a generare, crea un bambino impastando con cura gli ingredienti e poi mette la sua creatura nel forno, simbolo dell'utero materno.
Ma questa storia ci porta oltre: poco dopo che il biscotto è fuori dal forno (il bambino dunque è nato!), schizza via, lontano dai genitori e corre verso il mondo esterno.
E' quindi la storia della ricerca dell'indipendenza del bambino rispetto alla madre, nel tentativo di opporsi all'ingerenza di lei (che lo "vuole mangiare", ovvero inglobare, assimilare dentro di sé).
L'omino-bambino corre spavaldo verso il mondo esterno, che però è irto di pericoli, come i grossi animali che lo vogliono mangiare anche loro, fino alla volpe che rappresenta il modo in cui il bambino, vulnerabile per la sua ingenuità, fa una brutta fine.
la bellezza di questo omino caratterizza questo periodo e ho fatto questo portatorte con omino a qaudrettini
gli omini li ho sistemati lungo il mio arco in pietra....eccoli
poi con la stessa stoffa ho fatto qualche fiorellino e un centrotavola con stoffa e juta
vi auguro una buona giornata, qui continua a piovere e il tempo è stato davvero brutto in questi giorni....
alla prossima, un abbraccio simona:)
Ciao,
RispondiEliminason sempre carini i gingerini :-D
Mettono tanta allegria.
Baci,
Sara
ciao Simona, molto molto belli.
RispondiEliminaMi piace molto anche il fiore,
Bravissima
Milly
Cara Simona, ma sono veramente carini quei ominoli, complimenti di cuore.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Che meraviglia
RispondiEliminale tue creazioni sono sempre bellissime
Bello anche il post è la storia dell omino di pan di zenzero
Adoro quella stoffa! Grazie per la storia, non la conoscevo! I tuoi omini sono bellissimi e fanno molto natale in rosso! ^_^
RispondiEliminaA presto
Questa stoffina a quadretti rende tantissimo! Ed i tuoi lavori sono ancora più belli. Ciao strepitosa Simo! baci
RispondiEliminaChe carini i gingerini.
RispondiEliminaIl portatorte è sempre utile.
Barbara
Che bello il portatorte !!!! e anche molto utile !!!! i fiorellini sono deliziosi!!!!!
RispondiEliminaBacioni
Come sempre creazioni stupende!! Grazie per la storia dell'omino
RispondiEliminadi pan di zenzero,Un abbraccio.
Che bellissime creazioni, sempre più brava!
RispondiEliminaAdoro l'omino di pandizenzero! I tuoi sono veramente dolcissimi! Molto bello il portatorte, mi piace l'abbinamento delle stoffe. ma è difficile da fare? Mi piace l'aria di Natale che si respira da te. Buona serata. Tina
RispondiEliminache dire oltre il bel lavoro anche la leggenda dell'omino.....brava
RispondiEliminaCiao Simo, qui sempre bello e freddo! Ma quegli omini di stoffa sono troppo belli e stanno benissimo appesi al tuo arco. Sei bravissima. Stasera vedo un film su rai movie, ti aspetto con la tisana, bacioni e buon we :)))) TVB
RispondiEliminaQuanta creatività cara Simona, bravissima!!!
RispondiEliminaCiao Simo, la tua fantasia non ha limiti!!!! Adoro lo stile country chic delle tue creazioni , mi piace molto la stoffa che hai usato per il portatorte. Tutto abbinato alla perfezione. Antonietta
RispondiEliminaQuesti sicuramente non verrano mangiati...ma fanno un figurone nel tuo arco. Bellissimo il porta torte.
RispondiEliminaUn saluto. Sabrina.
Che belli che sono i tuoi ginger!!! Messi tutti insieme lo sono ancora di più, infatti il banner è stupendo. Graziosissimi anche i fiorellini
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
ma che stoffine deliziose :) bravissima !! e l'omino è simpaticissimo XD
RispondiEliminaCiao Simona come stai?Il porta torte è utillissimo ne ho vendutti tantissimi il tuo è bellissimo baci Kaire
RispondiEliminaEs la primera vez que oigo lo de la galleta jengibre me parece muy interesante!! los tuyos han quedado muy bonitos!! como el porta tarta viene estupendamente !!ademas me encanta la tela de Vichy en color rojo.
RispondiEliminaBesos Amiga
Bellissima la storia che ancora non conoscevo, grazie per avermela raccontata carissima Simona e che dire della tua ghirlanda e del tuo centrotavola ... mi fai già respirare l'atmosfera natalizia ed il profumo di zenzero e cannella che per me ne sono il sinonimo, evviva !
RispondiEliminaGrazie di cuore, ti auguro uno splendido weekend
Dany
Quante belle cose hai creato!
RispondiEliminaAdoro i gingerbreads e la stoffa a quadretti bianca e rossa!
Un bacione
Laura
Ciao Simo che belli, adoro i quadrettini bianchi e rossi, mi piacciono moltissimo gli omini e anche tutto il resto!
RispondiEliminaBuona domenica!
Il quadretto vichy come quello che hai usato tu si sposa perfettamente con le tue creazioni. E' una fantasia country e questa tonalità rende ancor più l'idea di questo stile. Tutto perfetto Simo, e quei fiori nel vasetto .... ma cosa sono ♥. Qui è stata una bellissima settimana, freddino mattina e sera, ma tiepido durante il giorno. Un bacione . Paola
RispondiEliminaGrazie per questa storia, non la conoscevo! Bellissimi i tuoi omini :) Un bacione e buona domenica!
RispondiEliminaCiao!! nemmeno io conoscevo la storia! il tuo omino è tenerissimo! bello l'arco hai fatto benissimo a sistemarli in questa posizione sono perfetti! io inizio a sentire l'atmosfera natalizia e non vedo l'ora di iniziare a addobbare casa :) il tempo qui ora è brutto ed è pure freddo tanto che mi sono beccata di nuovo tosse e raffreddore :(
RispondiEliminala storia dell'omino di pan di zenzero non la sapevo..... bellissima! e molto vera.... mai "legare" troppo nessuno.....
RispondiEliminail portatorte è stupendo, carinissima la stoffa e grande il risultato. Brava brava brava!!!
che meraviglia! stupendo e utile il porta torte!
RispondiEliminaMa che carino questo tuo omino pan di zenzero, e che bello il porta torte! Mi permetti, quest'ultima volta, di dirti che l'omino io lo avrei fatto leggermente diverso? Me lo immaginavo con qualche bel bottone colorato sul petto, come sono spesso gli omini.. Ma è solo la mia visione..
RispondiEliminaL’angolo della casalinga, ricette veloci e facili
Ciao Simona, ti stai già preparando per Natale che belli i tuoi omini! quante meravigliose decorazioni stai preparando, complimenti!
RispondiEliminaBuon inizio settimana, a presto ....
Nel tuo bellissimo post già si respira aria natalizia, bellissime ed originali le tue creazioni, complimenti veri per fantasia, estro, creatività!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata da Beatris
Ciao Simona, la stoffa a quadretti bianchi e rossi è sempre stupenda e mi trasmette gioia, calore e famiglia, perciò ottima scelta per questi lavori di Natale.
RispondiEliminaI tuoi omini sono bellissimi, ho trovato molto interessante anche la storia.
Bello ed utile il portatorte, ci metti sempre quel particolare che lo rende unico, in questo caso l'omino sul manico!
Un abbraccio da Gabry
Adoro l'omino di pan di zenzero!! Grazie per la storia!! Bellissimi i tuoi lavori, brava!!
RispondiEliminaBaci
Gio
Grazie Simo per questa storia natalizia che non conoscevo eche mi è piaciuta davvero. Per quel che riguarda i tuoi omini e centrotavola, son sicura che andranno a ruba al mercatino!! Ciao!!! Grazia
RispondiEliminaCiao Simona ma che bella aria di Natale si respira a casa tua!!Deliziosi gli omini appesi all'arco...e che simpatica la loro storia!!Un bacione...e coraggio pure qua oggi piove!!
RispondiEliminaBella la storia dell'omino, non la conoscevo. Grazie per aver condiviso. Buona continuazione. Tina
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